Polynormande 2023, Arnaud De Lie più veloce di tutti – 10° Giacomo Nizzolo
Arnaud De Lie mette la firma sulla Polynormande 2023. Il veloce corridore belga si è messo alle spalle tutti quanti sul traguardo di Saint-Martin-de-Landelles, dove si è conclusa la semiclassica transalpina al termine di 169 chilometri primi di grosse asperità, ma comunque piuttosto selettivi. Il 21enne della Lotto Dstny si è infatti imposto su un drappello di poco più di venti unità, rimontando e superando negli ultimi metri i francesi Valentin Ferron (TotalEnergies) e Jordan Jegat (CIC U Nantes Atlantique), che si erano leggermente avvantaggiati nel finale. Decimo posto per il primo degli italiani all’arrivo, Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech).
Il racconto della corsa
Tanti gli attacchi sin dalle fasi iniziali della corsa, ma tutti i vari tentativi che si formano nei primi 35 chilometri di gara vengono puntualmente annullati. A riuscire a prendere un po’ di margine è Damien Touzé (Ag2r Citroën), sul quale si lanciano all’inseguimento Tom Mainguenaud (Van Rysel-Roubaix Lille Metropole), François Bidard (Cofidis), Jens Reynders (Israel-Premier Tech) e Dimitri Peyskens (Bingoal WB). A parte Mainguenaud, questi corridori riescono a riportarsi su Touzé dopo una ventina di chilometri di inseguimento, mentre ci mette un po’ meno Léo Danès (CIC U Nantes Atlantique), che ai -112 dall’arrivo raggiunge la testa della corsa.
Il vantaggio dei cinque battistrada sul gruppo, tirato soprattutto dalla Intermarché-Circus-Wanty, arriva però al massimo a toccare il minuto. Il ritmo resta infatti alto nel plotone, tanto che per qualche chilometro si spezza in due tronconi prima di riformarsi, con il gap dai fuggitivi che scende a 30″ prima di risalire sopra il minuto dopo un rallentamento degli inseguitori. Un rallentamento che, ai -75 dalla conclusione, permette ai cinque attaccanti di guadagnare ulteriormente e di portare il margine a 2′.
Con la Lotto Dstny a portarsi in testa al plotone, il vantaggio dei battistrada scende a 1’35”, continuando a calare pian piano nei chilometri seguenti. Quando ne mancano 35 al traguardo, ovvero tre giri del circuito finale, il gap è ormai di soli 35″, così Reynders decide di rompere gli indugi e si avvantaggia sui compagni d’avventura. Da solo, il belga riesce a guadagnare sia su Bidard, Touzé, Danès e Peyskens, sia sul gruppo, entrando negli ultimi 20 chilometri con 50″ di vantaggio sui primi inseguitori e 1’15” sul plotone. Poco dopo, quest’ultimo va a riprendere gli ex battistrada, e miglior fortuna non ha un tentativo di Thomas Gachignard (St Michel-Mavic-Auber93) e Mikael Cherel (Ag2 Citroën).
Nonostante un vantaggio ancora vicino al minuto, anche uno stanco Reynders deve alla fine arrendersi alla rimonta del gruppo, che riassorbe il belga a poco più di 6000 metri dall’arrivo. Sull’ultimo passaggio dalla Côte de la Pigeonnière, principale asperità del circuito finale, il plotone esplode: davanti restano in sei, tra cui anche Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), Valentin Ferron (TotalEnergies) e Jordan Jegat (CIC U Nantes Atlantique). Sono proprio questi ultimi due a prendere un leggero margine poco prima dell’ultimo chilometro, ma da dietro un drappello di una ventina di unità riesce a riavvicinarsi e a chiudere il gap proprio sul rettilineo finale, dove Arnaud De Lie (Lotto Dsnty) fa valere il suo spunto veloce per andare a prendersi la vittoria.
Risultato Polynormande 2023
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